Libreria Pellegrini librai dal 1948 a Pisa: Scheda prodotto
LIBRO ROSSO. LIBER NOVUS (IL)
di JUNG CARL GUSTAV; SHAMDASANI S. (CUR.)
Stato Editoriale
In commercio
Reperibilità
- Titolo: LIBRO ROSSO. LIBER NOVUS (IL)
- Autore: JUNG CARL GUSTAV; SHAMDASANI S. (CUR.)
- Illustratore: ITALIANO
- Editore: BOLLATI BORINGHIERI
- Macrosettore: CLASSICI
- Settore: SCIENZE-SOCIALI-E-UMANE
- Collana: FUORI COLLANA
- Anno: 2012
- ISBN: 9788833923611
- Pagine: 587
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 150 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
Carl Gustav Jung lavorò al Libro rosso dal 1913 al 1930 e ancora in tardissima età lo definì l'opera sua capitale. L'opera in cui aveva deposto il nucleo vitale e di pensiero della sua futura attività scientifica. Eppure non volle mai autorizzarne la pubblicazione, e dopo di lui anche gli eredi si attennero alla consegna. Così solo oggi, a ottant'anni dalla sua conclusione e a mezzo secolo dalla morte del suo autore, questo testo straordinario esce dal caveau della banca svizzera in cui era conservato. Il Libro rosso è il libro segreto di Jung, scrigno privato di un'anima che lì si cela nella sua nudità, e che un comprensibile pudore ha inteso proteggere da sguardi curiosi, e si situa al centro di una straordinaria sperimentazione artistica e psicologica che ne fa un unicum nel panorama novecentesco. Quella che Jung chiamerà più tardi "immaginazione attiva" e che fu ampiamente utilizzata in questo volume, è appunto lo strumento inedito di cui egli si servì, nel corso della sua discesa agli inferi, per suscitare i contenuti archetipici della psiche e oggettivarli attraverso il dialogo interiore, la scrittura, la pittura, la scultura. Prefazione di Ulrich Hoerni.
ISBN: 9788833923611 - Jung lavorò al Libro rosso - trascrizione in parole e immagini dei sogni e delle visioni che popolarono il suo "viaggio di esplorazione verso l’altro polo del mondo" - per oltre sedici anni, dal 1913 al 1930, e ancora in tardissima età egli lo definì una sorta di presagio numinoso, l’opera di fondazione in cui aveva deposto il nucleo vitale e di pensiero della sua futura attività scientifica. Il "Libro rosso" è, in effetti, il libro segreto di Jung. Segreto soprattutto in quanto riproduzione simbolica di un universo altro, popolato di immagini interiori che provengono da un aldilà mitico, in cui si caricano di una potenza numinosa che le rende a un tempo guaritrici e pericolose: operatori magici di forze psichiche autonome che solo attraverso un corpo a corpo con l'inconscio è possibile neutralizzare e incanalare in un percorso terapeutico. Quella che Jung chiamerà più tardi "immaginazione attiva", è appunto lo strumento inedito di cui si servì per suscitare i contenuti archetipici della psiche. Col suo tesoro di esperienze iniziatiche e meditazioni sapienziali il "Libro rosso" si situa dunque al centro di una straordinaria sperimentazione che ne fa un unicum nel panorama novecentesco. La sua pubblicazione, a distanza di quasi 50 anni dalla morte di Jung, ha segnato un punto di svolta negli studi sulla psicologia analitica. Questa edizione riproduce integralmente il testo, ma senza le tavole dipinte con cui Jung illustrò la sua "discesa agli inferi".